DAGLI ALL'UNTORE( da Liberamente Italiano del 25/10/2020)


 "Adelante Pedro con judicio si puedes" la frase che il gran cancelliere Ferrer mormora   al suo cocchiere salendo in carrozza, mentre il cocchio si faceva largo tra la folla inferocita per la carestia sopraggiunta alla peste  in Milano" 

Quest'anno,  rimarrà alla storia ed  il 20 Agosto, questa pagina suggerì un provvedimento che forse avrebbe potuto perlomeno far condividere le responsabilità. E cioè quello di nominare agenti di pubblica sicurezza, per l'esigenza ed il rispetto delle norme covid,  i gestori di pubblici esercizi, di bar ristoranti e tutti coloro che per mestiere , professione e quant'altro sono a contatto con il pubblico. Questi, in possesso dei requisiti, si sarebbero spartiti i compiti di sorveglianza  con le Forze  dell'ordine , per i controlli della loro clientela. Nell'ottica del rispetto della normativa anticontagio, per disciplinare e regolare il traffico dei loro avventori, visitatori  nei  negozi ed esercizi. Includendovi   i direttori e manager di azienda, i datori di lavoro e tutti coloro che esercitassero il front line.  Contestualmente però ci sarebbe stato una verifica dell'applicabilità dei decreti, specificatamente diretta alle condizioni di spazio e affidabilità dei locali  adibiti ad esercitare il commercio o il servizio. Tra l'altro avrebbe consentito di individuare subito i bisognosi, color che comunque , date le condizioni ,  avrebbero sospeso l'attività per forza di causa maggiore, da quelli più favorevolmente in grado di continuarla.  Forse avrebbe fugato ogni ombra di delazione e significato  solamente l'esecuzione ed applicazione delle prevenzioni e profilassi  dei presidi medici, primo fra tratti quello di indossare le mascherine senza distinzione. Il pubblico sarebbe stato avvisato sulla reciprocità dell'osservanza  delle  norme . Certamente si sarebbero dovuti esaminare i pro ed i contro. I vantaggi sarebbero stati quelli di alleggerire le Forze dell'ordine senza esautorarle dai loro compiti, gestendo l'emergenza in concomitanza.  Avrebbero rivitalizzato quell'idea, progetto delle sale operative a livello cittadino, con un unico numero telefonico, accentrandovi gli operatori del Comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso. Ciascuno di essi,  collegati direttamente  con i rispettivi comandi e stazioni, centrali,  coordinati  da uno dei dirigenti, a turno,  tra le singole componenti, il quale, a seconda dell'esigenza avrebbe definito l'intervento , di concerto con i delegati . Verosimilmente senza gravare eccessivamente sui comuni e regioni ma in collaborazione con essi in maniera da fare da sentinelle della situazione.  Il contro forse gli abusi che ne potevano scaturire dai neonominati, per l'omissione o la collusione, infrazioni, le quali, potevano comminare  sanzioni tra le quali la sospensione o chiusura dell'esercizio. Certamente sarebbe stato un gran lavoro di burocrazia ma si sarebbe potuto abbreviare con le  autocertificazioni. Gli interessati  avrebbero dovuto dichiarare di essere immuni da qualsiasi tipo di condanne penali o imputati di processi in corso. Queste notizie, corredate da una certificazione sanitaria  di possesso dei requisiti psicofisici, avrebbero completato il quadro per le nomine e conferito prestigio ai neoagenti pro tempore. Verosimilmente si sarebbe potuto tenere aperto tutto, senza chiudere forzatamente, privilegiando salute ed economia contemporaneamente. Oggigiorno si impreca che sono stati violati i diritti alla libertà individuale, nonostante la sanità sia pubblica ed affidata per statuto alle Regioni. Malgrado tutto questo sono la maggioranza coloro che,  ligi alla propria ed altrui salute , indossano la mascherina scherniti dai negazionisti e dalle turbative sociali come a Napoli. Nel frattempo si verifica   una  corsa contro il tempo alla ricerca del vaccino ed una gara di diffidenza  tra i sopravvissuti, i quali, con sospetto temono di imbattersi inconsapevolmente con gli asintomatici. I media figuratamente li hanno definiti untori, portatori sani,  assimilandoli a quelli che la folla affamata ed inferocita voleva linciare a Milano durante la peste, quella descritta ne I Promessi Sposi"di Alessandro Manzoni,  ambientato sotto la dominazione spagnola nel 1600. R.D, della quale abbiamo fatto menzione in apertura di questa opinione R.D.

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