La nostra felicità dipende da quanto riusciamo a fare felici gli altri( S.S. il Dalai Lama)
Era un giorno di metà agosto del 1994, quando, da Jammu, città del Kashmir Indiano, mi accingevo a partire, in aereo, per Delhi. Quand'ecco che la mia attenzione fu attirata da un corteo di monaci Buddisti. Tra di loro mi soffermai su di uno, in particolare. Dai lineamenti singolari riceveva e trasmetteva felicità sia per l'eleganza dei suoi movimenti che per i gesti con i quali si rivolgeva agli accompagnatori. Nell’accingersi, dopo di me, a salire la scaletta di quel datato airbus delle Indian Airlines l'hostess mi sussurrò che si trattava di Sua Santità il Dalai Lama ". Alla sorpresa ricollegai mentalmente quanto Egli rappresenta, ancor oggi, per il Suo Popolo. Passando per andare a sedersi qualche fila più indietro della mia, mi rivolse un sorriso che ricambiai a mani giunte come mi avevavo insegnato in missione ed alcuni collegamenti a Poonch. Era accompagnato da due dei suoi seguaci che presero posto su una fila, due o tre dopo la mia. Appena in quo...