L’Italia e l’Amerigo Vespucci(rime libere e baciate)
L’Italia È come l’Amerigo Vespucci ognun l’ammira e ci invidia naviga ovunque senza crucci uguagliando procelle ed insidia. Ahimè quale errore commette se in tempeste il nocchier che guida nell’agorá invece si compromette poiché qualcun tra Noi diffida. Che bella, sembra un’ammiraglia orgoglio di tradizione marinara la nave che va per mare senza mitraglia rammenta che l’arte è innata non si impara. Ma navigando un po’ a vista senza della bussola l’ausilio si perde il filo oltre che la pista creando fazioni oltre che scompiglio. Immaginando l’alpe come un porto attribuiremo a questo le nostre colpe, poiché in mare chi si ferma è morto, e democraticamente si sogna un golpe. Una iattura sarebbe sicuramente lasciarlo fare a dei dilettanti in quanto nell’oceano del demente sembrano pochi invece son tanti. Il velier senza vento al motor si affida d’altronde che si può fare senza riserva...