L’Italia e l’Amerigo Vespucci(rime libere e baciate)
L’Italia
È come l’Amerigo Vespucciognun l’ammira e ci invidia
naviga ovunque senza crucci
uguagliando procelle ed insidia.
Ahimè quale errore commette
se in tempeste il nocchier che guida
nell’agorá invece si compromette
poiché qualcun tra Noi diffida.
Che bella, sembra un’ammiraglia
orgoglio di tradizione marinara
la nave che va per mare senza
mitraglia
rammenta che l’arte è innata non si
impara.
Ma navigando un po’ a vista
senza della bussola l’ausilio
si perde il filo oltre che la pista
creando fazioni oltre che
scompiglio.
Immaginando l’alpe come un porto
attribuiremo a questo le nostre
colpe,
poiché in mare chi si ferma è morto,
e democraticamente si sogna
un golpe.
Una iattura sarebbe sicuramente
lasciarlo fare a dei dilettanti
in quanto nell’oceano del demente
sembrano pochi invece son tanti.
Il velier senza vento al motor si
affida
d’altronde che si può fare senza
riserva,
nel bel Paese di pochi ci si fida
delle due, del mar padrona o
serva. https://y9g9y3d6.stackpathcdn.com/wp-content/uploads/2018/10/Nave-Amerigo-Vespucci.jpg
si perde il filo oltre che la pista
creando fazioni oltre che
scompiglio.
Immaginando l’alpe come un porto
attribuiremo a questo le nostre
colpe,
poiché in mare chi si ferma è morto,
e democraticamente si sogna
un golpe.
Una iattura sarebbe sicuramente
lasciarlo fare a dei dilettanti
in quanto nell’oceano del demente
sembrano pochi invece son tanti.
Il velier senza vento al motor si
affida
d’altronde che si può fare senza
riserva,
nel bel Paese di pochi ci si fida
delle due, del mar padrona o
serva. https://y9g9y3d6.stackpathcdn.com/wp-content/uploads/2018/10/Nave-Amerigo-Vespucci.jpg
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