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Visualizzazione dei post da maggio 5, 2013

L’UNIONE FA’ LA FORZA

Oggi si ritrovano domani sfileranno per le vie di Piacenza a rinnnovare quello che i loro padri, nonni e tanti giovani compirono nel servizio prestato nelle Truppe Alpine.  Una massa che sfiora l’incontenibilità affolla città  per due e più giorni. In quanto molti di essi portano a seguito le famiglie, le mogli  o compagne affinchè li consolino per gli incontri mancati e per quelli che stringono il cuore nel ricordo di una gioventù che non torna più.  Una marea di cappelli con penne dal nero al bianco in borghese ed in divisa ma tutti accomunati dall’unicità di intenti,, rinnovare la fratellanza, l’umanità e lo spirito di corpo di una specialità alla quale l’Italia deve moltissimo. Certamente con la sospensione del servizio di leva le Unità Alpine hanno subito i tagli causati  dal  cambio di strategia globale ed in nome di una spending review. Correva l’anno del 1993, dopo 19 anni, quando mi trasferirono dalla Julia per altri Reparti e per servizi all’estero, il mio ultimo cappello l

http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/index.html?pg=1&idart=9086&idcat=1&act=addpost

Un pensiero con deferenza và a tutte le donne, uomini e bambini vittime, direttamente ed indirettamente, del terremoto. In particolare a quei giovani alpini i quali, in servizio di leva presso la caserma Goi- Pantanali di Gemona del Friuli, furono coinvolti, perirono o subirono invalidità. Tra i sopravissuti, mi preme ricordare con il riconoscimento del loro valore, quelli di origine abruzzese e molisana i quali collaborarono ai primi soccorsi e successivamente allo sgombero di masserizie, cose e popolazione affinchè quest'ultima potesse trascorrere la stagione invernale in Paesi della costa adriatica in attesa dei primi prefabbricati. I quali durarono il tempo necessario della ricostruzione. La quale grazie all'apporto dell'Esercito e di tutte le Forze Armate, l'Associazione Nazionale Alpini e Volontariato, accortezza delle Autorità Locali, è stata e rimarrà un modello che ancor oggi stenta, con difficoltà, l'imitazione per disastri naturali avvenuti, dopo quello