ROVINE E MACERIE

 Gli antichi Romani con il colosseo ed i fori imperiali ed altri monumenti, in tutta Italia , Africa, Medio Oriente ed Europa, intelligentemente o negligentemente  conservati fanno mostra di sé  testimoniandone la grandezza. Al pari  lo sono quelli dei Greci, Assiri, Babilonesi ed Egizi. Resti sui quali si è costruita la Storia o un'ideologia se pensassimo al Fascismo per esempio che ne ha fatto una sua  per emularne i fasti traendone spunto per le guerre coloniali e la conquista dell'Albania che incoronarono imperatore il  Re Vittorio Emanuele III. Da sempre meta di turisti internazionali che sostano, riflettono, fanno paragoni dissertano ed imparano le leggende e verità sulle loro origini. Dalle quali derivano le Nostrane in un misto di  europee, africo- settentrionali o greche che superarono le misture di razza, etnia e consuetudini dei Romani arricchendo il nostro DNA poi, anche con invasioni barbariche e saracene. Ma la Storia,  tramandata da chi ne fu testimone, tradotta e accertata con gli studi e le ricerche degli archeologi costituisce ancor oggi materia di studio ed applicazione. Imperi come quello Britannico sono stati fondati sulle leggende e verità dell'antica Roma, dando vita ad un solidale Commonwealth, nel dopo guerra, della quale la Regina é il capo se pur solo moralmente.  Se  i residui dei sassi storici ci abbiano dato e forse ce ne daranno ancora da mangiare con  il turismo, altrettanto ed al contrario, le infrastrutture  maciullate in meno del tempo di quelle storiche con  vittime  umane, potrebbero farci mancare  di credibilità internazionale. E' il caso del disastro del ponte Morandi del quale vogliamo frettolosamente abbatterne i monconi. Forse perchè si vuole cancellarne le tracce stendendovi sopra un velo d'oblio su quei poveri 43 morti ed un centinaio di  senza tetto.  Condomini costruiti regolarmente con licenza di edificare  così come quelle aziende alle quali è stato concesso di esercitare il proprio lavoro o fondare e gestire  un'impresa. Sia gli uni che gli altri meritano la priorità  perchè  composte da persone  fisiche  alle quali si deve ogni forma  di rispetto ed assistenza. Consentire loro di entrare nelle loro case per riprendersi gli effetti personali agevolandone l'esodo  e successivamente pensare a tutto il resto sarebbe il minimo che si possa fare per far loro sentire  quanto ci stiano a cuore.  Ma quei monconi se pur messi in sicurezza dovrebbero restare lì tanto quanto ci voglia per costruire in parallelo un nuovo ponte. Che ne direste se fosse quella grolla tanto osteggiata in passato sulla quale per carità elettorale, per modo di dire, oggi si tace mascherandola con le altalene delle accuse mediatiche. Se la storia ci abbia  riportato ai giorni nostri i fasti e nefasti di una civiltà millenaria al medesimo modo, quello improvvisamente collassato potrebbe essere demolito dai medesimi che provvederanno a rimpiazzarne  il sostituto ma nel frattempo servire allo storico prevenendo di ripeterne gli errori onorando le vittime e soccorrendo adeguatamente i sopravvissuti.

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