UN MATRIMONIO

noi siamo piccoli ma cresceremo🤔
Che si celebri in chiesa  o municipio se finisse in tribunale ciascuno dovrebbe sapere che in disaccordo sarà il magistrato a porre ordine ed uno dei due ci potrebbe rimettere  le penne. Ma le nozze delle quali desidero parlare sono quelle celebrate dopo il 4 Marzo di quest’anno. Quando su 60 milioni di Italiani, il 72, 9 %,di elettori, la percentuale più bassa dal 1948( 92%), ha contribuito con più del 50% a farvi convolare la Lega ed i Movimento5Stelle. Un corrivo che per la prima volta si è trasformato in amore. E bastato che velatamente sia comparsa la figura di Cottarelli, scusate se sia poco,  per far tramutare l’idillio in sposalizio. E così,  una terza figura , un professore universitario di diritto privato, precedentemente precettato per la bisogna, ha giurato nelle mani del Presidente degli Italiani, da garante del contratto degli sposi. Che sia un’anticipazione o precauzione, chissà, in previsione di un’eventuale separazione per ridurre i costi altresì dispendiosi in caso di separazione giudiziale. Lo sapremo vivendo per parafrasare la famosa canzone del grande Lucio. Ma passiamo agli invitati, ministri e sottosegretari con i quali i contraenti hanno voluto condividere la loro decisione. E così illustri conosciuti e sconosciuti, professori e politicanti da ambo le parti anziché fare un regalo agli sposi per l’invito al loro banchetto, ne hanno ricevuto loro stessi uno ciascuno comprensivo di poltrona. Ma i due nubendi hanno risparmiato loro  tenendoseli stretti quelle degli Interni e del Lavoro / Welfare, confidando in tutti insieme appassionatamente. Nel frattempo qualcuno posto sotto pressione ha già fatto capire che nelle finanze ed economia “ bambole non c’è una lira”, stiamo già discutendo  sulle scorte ai perseguitati di camorra e su le utilità o inutilità dei vaccini. Creando qualche turbativa istituzionale dove qualcuno dei commensali si è espresso per ora pacatamente  esortando ciascuno ad arare nel proprio orticello. L’avvocato per ora tace, annota ed osserva ma  sono nuvole passeggere e  tra moglie e marito dice il proverbio, non mettere il dito, adagio al quale ci vorremmo tutti attenere. Ma la platea comincia a soffrire d’impazienza sopratutto per il fatto che cambiano i personaggi ma i soldi sono sempre quelli, i Nostri di tutti gli Italiani di buona volontà. Soprattutto di coloro  che, ahimè, hanno poca dimestichezza con i paradisi fiscali per mettere  al riparo  i propri risparmi. Che ci stiano ammaliando con la storia del fermo dei porti e di navi battenti bandiere corsare per ammansirci e farci dimenticare altri problemi. In silenzio poi  la Marina che caso mai vi venisse qualche pensiero, quella  Militare , si capisce, ce ne sbarca  a piccoli gruppi qualche centinaio al largo di Pozzallo, mentre un cargo bestemmiando sul diritto di navigazione e salvataggio di naufraghi  gira in tondo in prossimità della medesima  località balneare e peschereccia siciliana. Intanto chi vorrebbe farci scuola ma da che pulpito,  Francia e Spagna , per intendersi, cercano di trovare a loro volta un’intesa mentre Noi strizziamo l’occhio ai Paesi di Visegrad. In fondo producono delle buone patate, in Ungheria c’è dell’ottimo vino e chissà mai attraverso l’Austria potremmo sempre attingerne dando in cambio ospitalità sulle nostre spiagge, hai visto mai. Però litigare con i vicini di casa da sposi novelli mi sembra che sia poco produttiva. Si rischia l’isolamento però noi abbiamo l’avvocato, principe del foro in diritto privato il quale potrebbe risolverci il contenzioso. Se fosse così  potremmo dormire su sette guanciali ma si tratta di diritto pubblico, umanitario e dell’internazionale con Shenghen che è ancora in vigore. Oltretutto per cambiare la regola di Dublino che fin ora ha dato l’alibi a tutte le altre Nazioni dell’Europa ,tranne che all’Italia, ci vorrebbero le firme di almeno il cinquanta per cento più uno dei Paesi dell’UE. Per intanto  ci viene spontaneo immaginare cosa possa accadere nell’intimità con tutto quello che si sente in giro, a proposito, ad esempio, di famiglie allargate. Senza escludere  lo stress, primo nemico della pax familiare  il quale condizionerebbe l’armonia tra due persone che prima di adesso mai avrebbero immaginato di convivere. Che ci voglia anche una consulenza psicomedica, forse nò, francamente però  lo prevederei benché la media età degli sposi e relativi invitati ci conforta. Mi auguro  che essa sia compensata dalla loro maturità perchè giocare va bene ma a rimetterci, questa volta,  può essere solamente il  culo degli Italiani .

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