DOV’E IL PROBLEMA

Guerre, operazioni di pace, tra virgolette, miglioramento di vita, di ambiente e fuga da inferni di povertà e miseria. Le principali ragioni di emigrazione al pari di quelle per i quali i nostri nonni, ovviamente con le debite eccezioni, s’intende, si mettevano in viaggio con valigie di cartone per nuove terre. Oggi abbiamo scoperto che il Mediterraneo è una via più apertamente ed indicativamente che si adatta alla bisogna. Tutta l’Africa Subsahariana si sta spostando sotto la  minaccia di una desertificazione che colpirà entro un cinquantennio l’emisfero settentrionale della Terra a cominciare dalla loro. Se siete d’accordo su questo proseguite la lettura altrimenti interrompetela perchè mancherebbero le basi per comprendere il resto di quello che sto per dirvi. Necessariamente  quanto premesso è un dato di fatto che ha basi scientifiche, pragmatiche e solo parzialmente trasferibile in filosofia. Chi fa finta di ignorarlo o vuole trovare il pelo nell’uovo commette prima di tutto un torto verso la propria intelligenza e poi verso la comunità.  Acclaratemente se  continuassimo ad affidarci a Paesi come la Libia che al momento hanno solo come obiettivo la lotta per la supremazia tra fazioni e tribu’ commetteremmo un errore di valutazione prendendoci  automaticamente in giro da soli. Perchè delle due o siamo in grado di contrastare con ogni mezzo gli sbarchi, con qualsiasi strumento,  incluso la forza , leggi Forze Armate, oppure rischiamo di dissanguarci e di litigare tra poveri. Ormai siamo all’enpasse poiché  trattando con dei presunti politicanti, essi stanno lentamente facendo del nostro problema un arma di ricatto dal quale, a lungo andare, difficilmente potremo sottrarci. Essi infatti ci chiederanno sempre più soldi per trattenere le masse di migranti ed abbiamo constatato che appena abbiamo tentato di allentare la presa gli sbarchi hanno ricominciato. E per aggiunta i poveretti che si trovano presso i loro centri di accoglienza, si fà per dire, sono trattati male tanto da richiamare le attenzioni delle organizzazioni umanitarie prima fra tutti l’UNHCR, leggi UN,ONU. In effetti  se fossero rifugiati potremmo richiamarli alle loro responsabilità come prevede la loro Carta. In questo caso invece loro si possono chiamare fuori puntando il dito verso di Noi nonostante lo zuccherino datoci per Lampedusa o alla Puglia per aver accolto l’esodo degli Albanesi. Come vedete  la disamina è meno che meno quella Europea mediante la quale i populisti di casa nostra vogliono imbesuirci,  essa è una matassa  Internazionale e solo l’Organizzazione delle NazionI Unite  potrebbe avere  l’autorità per dipanarla. Se ne avesse forza e capacità attraverso il Suo Consiglio di Sicurezza. Quello costituitosi alla fine della seconda Guerra Mondiale e del quale fanno parte le Nazioni vincitrici tra le quali Francia e Gran Bretagna, quest’ultima fino al 2019 membro della Comunità Europea. Con Questi Ultimi, la Russia e la Cina governano l’alto Istituto facendo pesare  il diritto di veto a  loro discrezione. Oggigiorno i membri mostrando una faccia di circostanza, subdolamente  si boicottano,   tanto che qualcuno tra di Essi ne sta approfittando. Infatti in Africa, lentamente e silenziosamente dai normali canali di comunicazione,  il grande Drago sta facendo i propri affari cercando di aprire mercati per il proprio dumping di prodotti. Se ci fate caso i telefonini che i migranti portano con sé sono tutti di marca cinese. Se il resto del mondo stà alla finestra a tutti fa comodo che sia un problema Europeo, d’altronde il Mediterraneo è un Mare Nostro. Gli altri sono principalmente gli Oceani dove i barchini o gommoni  sono inadeguatamente adatti a solcare le  loro acque. E poi vi siete chiesti come mai dall’Africa subsahariana i migranti preferiscono le rotte settentrionali, l’attraversamento del deserto del Sahara  anziché quelle verso il Sud Africa. Perchè tutti gli Stati ai confini con il Niger, sotto il tropico del Cancro, respingono i flussi e si guardano bene da lasciare passare  qualcuno. Il resto del mondo è attualmente impegnato a superare altri ostacoli di natura economica ed esistenziale, di supremazia e di follia ad emergere ad ogni costo, leggi Corea del Nord. Gli USA in quello di riappropriarsi della loro identità di Americani d’eccellenza, nel frattempo abbiamo scoperto che il diavolo debba essere la Russia di Putin. Un errore madornale come lo fu quello  del 4 dicembre del 2016 ‘ in Italia, l’occasione mancata di far dialogare il potere centrale con quello locale.  Intanto, per rimanere in tema, la Russia stà progressivamente diventando uno degli arbitri  in  Medio Oriente, alleandosi con Iran  e Turchia. Alleanza che lascia al propio destino  quella fiera gente del popolo Curdo al quale tanto dobbiamo per aver combattuto contro il Daesh. Vi chiederete cosa si può fare, ebbene Voi cosa fareste, certamente nessuno può chiudere il Mare senza il rischio di lasciare uno spiraglio attraverso il quale si possa eluderne la sorveglianza. Concedendo alla Libia di ammassare  gli emigranti fino alle loro coste abbiamo di fatto ammesso che ne possano fare quello che vogliono. Se a questi si aggiungessero anche i  profughi da guerre e carestie allora il quadro sarebbe completo ma questi ultimi difficilmente arrivano fino a Tripoli o Bengasi, essi seguono altre rotte. Certamente sul piano umanitario abbiamo fatto moltissimo, forse più di quanto ci spettava come ad esempio distaccando un ospedale militare a Tripoli. Tutto questo ci dà lustro e fà la differenza nel rinominarci ancora una volta un popolo di brava gente ma pragmaticamente ci fà ricadere negli stessi errori. Mettendoci in cattiva luce quando veniamo a scoprire  letamai come quelli di Cona dove reputiamo si possa fare accoglienza. Resa tale dalla ragnatela burocratica ed organizzativa, quest’ultima tramite cooperative senza scrupoli ed  infine delegando ad un sindaco ogni problema. Avremmo bisogno di un Churchill, di un Bismark  o di  un De Gasperi per rimanere nel nostro ambito, una mente lucida e pragmatica che ci risollevi dal guano di queste problematiche coinvolgendo gli altri Stati, sopratutto quegli Europei. Qualcuno che promettendoci solo lacrime e sangue per una buona volta chiami tutto con il suo vero nome ogni cosa, pur rasentando i rischi di una guerra. Perchè il nocciolo è là da dove i migranti scappano e se nulla facessimo incluso un deterrente per gli Stati interessati continueremo a litigare sulla loro pelle  costruendo solamente  campagne elettorali. Però mi accorgo quanto questa sia pura fantasia o forse mi sbaglio, ai posteri l’ardua sentenza.

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