PADRI E FIGLI


A San Giuseppe Lavoratore, si festeggia il papà, il  padre o padrone di  un tempo quello dal quale deriva il concetto di patria potestà. In un mondo tutto al maschile come lo fu, più della metà, il secolo scorso, egli  era prevalentemente l’unico a portare a casa il gruzzoletto per la sopravvivenza della famiglia. La speranza di vita a quel tempo poteva arrivare a poco più del settantesimo  anno di età tranne eccezioni. Padri poliziotti, militari, pompieri, finanzieri, volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile,  sono tra i più gettonati. Le disgrazie e disastri nei  quali si sono distinti per i soccorsi così come per il concorso alla sicurezza di città o protezione di alcuni siti, li hanno portati alla ribalta.  A loro si affiancano tutta una serie di professioni e mestieri altrettanto onorevoli  e degni di menzione. Oggi con l’emancipazione della donna il suo riconoscimento alle pari opportunità nei diritti e doveri ne ha alleggerito  il ruolo di primo  genitore. Un peso equamente ripartito che in taluni comuni d’Italia , specialmente  nel Meridione, rimane ancora nominalmente a lui sebbene senza  quel timore reverenziale da Mastro don Gesualdo. Da  Noi la in Italia ed in Europa, la legislazione in vigore,  consente   alle coppie  di poter vivere in  posti differenti per  ragioni varie o lavorative  salvo riunirsi in giorni prefissati. In  questo caso i figli  saranno affidati   ad uno di essi con le relative incombenze di casa. Alcuni di essi sono turn over  e comportano orari  notturni, dato il bacio della buona notte, si esce di casa per farvi rientro al mattino prima che essi si rechino a scuola accompagnati dalla  mamma se  la loro età lo richiedesse. Sono  le guardie giurate,  gli operai delle fonderie, i ferrovieri ed altre categorie  altrettanto degne di rispetto. Ai loro  bambini  mancherà un pò  il primo amico della loro vita così come alle bambine il loro primo uomo.  E poi ci sono i separati, divorziati che se li contendono con la propria ex, semprechè i rapporti siano rimasti in buona,  il  bancomat funzioni ed il   conto in banca abbia qualsiasi colore eccetto che il rosso. Venalità penserà qualcuno,  ma sono i  dati di fatto purtroppo  che lo confermano. Infatti quando le sentenze di separazione o divorzio comportano assegni di mantenimento e alimenti per ex e figli a lei assegnati, ci si può trasformare in clochard e la festa del 19 marzo diventa sinonimo di  frustrazione e depressione. Meglio morire penserà qualcuno, personalmente dico che finché c’è vita c’è speranza, poiché ci sono tanti figli grandi e piccini, sopratutto questi ultimi, i quali il destino li ha privati del loro papà. La tristezza in questi casi è pari allo sforzo che la mamma deve fare per sopperire a tale mancanza. Occorrerà molta fantasia e pazienza,  abbastanza da superare se stessa sopratutto se il compagno strappatole dalla sorte sia stato quello con il quale ha condiviso cuore, corpo tanto da desiderarne, con la sua scomparsa , anche l’anima. Per anni la famiglia  è stata ignorata dalla politica post guerra, nell’intento di  dimenticare il passato,  quello nel quale le famiglie numerose erano premiate dal duce che promuoveva le gravidanze per dare figli alla Patria. Oggi ci lamentiamo dell’invecchiamento della popolazione cercando di rimediare  con leggi  ad hoc prendendo esempio da Paesi quali la Norvegia, la Svizzera Svezia dove senza drammi si consente al padre di occuparsi in  parità con la madre della crescita dei figli.  Nel frattempo un altro duce dalla Turchia incita i propri connazionali all’estero a mettere al mondo almeno cinque figli.  Essa appartiene a quelle comunità dove  altri credi e religioni regolano  tradizioni ed usi del quale si omettono considerazioni. In esse le  celebrazioni ed il concetto di famiglia  costituiscono le diversità delle quali oggi si discute con alterne opinioni.   Ma a giudicare dallo scalpore  che le dichiarazioni del Presidente dell’ex Repubblica del laico Atartuk  hanno avuto, speriamo esse possano svegliare i Nostri Politici e tutti Noi. Quanti papà  potremmo perdere se ci affidassimo solamente  alla pietà del loro Santo protettore, invece di prendere le dovute misure per evitare una minaccia di guerra. Pensarci senza scherzare prima che sia troppo tardi.

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