DOPO LUNGA E MATURA RIFLESSIONE



E’ una frase che andava di moda nella compilazione dei rapporti sul personale alle dipendenze, dal piglio di bizantinismo voleva effettivamente dire tutto il contrario. In quanto la decisione, spero ne converrete, può definirsi tale in aderenza al suo significato solo se confortata dal supporto di apprezzabili valori della velocità. Non potrebbe attribuirsi caratterialmente ad un leader, il quale deve essere campione del fare e della risoluzione  della conflittualità nell’ambito del suo  team o gruppo. Eppure ho assistito e presenziato alla  costituzione di uno di questi il quale, mascherato da comitato civico,  ha carpito  la buona fede di  coloro  i quali  credono all’idea di   abbandonare  vecchi schemi aprendosi alle novità. Invece ecco che meraviglie delle meraviglie , a suon  di valzer  si è andati alla ricerca di alleanze per poi cadere, alla fine,   in un tango con  il casque. Intuendo che  solo tre persone hanno deciso, arrogandosi il diritto di interpretare pensieri e le preferenze della totalità e  per bocca del leader hanno annunciato, udite  udite, questa è la minestra se non la vuoi salti dalla finestra. Scusate ma qui è stata messa in discussione la mia intelligenza  come quando ci è stato detto  sommessamente che  eravamo senza risorse  per la campagna elettorale, a meno di due mesi dalle elezioni. Toccando il  fondo ho capito dove mi trovavo,  tra  un nucleo costituito da persone  assiemabili  a  venditori di fumo i quali  ci avevano arruolati perché sostenessimo la loro candidatura. E ce lo potevano dire prima che avevano bisogno di quelli che distribuissero manifestini e facessero propaganda, un mestiere  del quale non mi era mai passato per la mente cimentarmi ed al quale avrei forse aderito come il titolo  di questo mio sfogo.  Aldilà di questo, però, non riesco ancora a comprendere come si voglia a tutti i costi la separazione tra Gruppi Civici dato che in ciascuno di essi si legge  letteralmente la voglia di fare del  bene alla cittadinanza.   Ancora ho dei dubbi se trattasi di  smania della poltrona o si voglia  il  bene comune in quanto ciascuno vuole seguire la propria strada senza tener conto che   solo con l’alleanza si può aspirare alla rottura degli schemi per una governabilità che si reputi tale. Le separazioni sono solo un vantaggio per coloro i quali tradizionalmente seguono la politica dell’impero romano, divide et impera. Essa, veniva applicata nelle provincie,  bottino di conquista, traslata nel gergo delle Terme potrà, al massimo, contrapporre Vallona a Mezzavia, oppure  queste ultime al Centro fino al Municipio. Se mai qualcuno abbia lontanamente pensato che una volta in cabina, il cittadino  legga tutte le liste evincendo il candidato per il quale votare , si prepari ad una delusione. La confusione sarà tale che solo chi esporrà un solo simbolo potrà aspirare ad avere un voto mentre le alleanze posticce dovranno solo sperare nel clientelismo, parrocchialismo  e nepotismo. Semmai di vittoria potrà parlarsi il  risultato, separatamente ottenuto  darà luogo non certo a maggioranze relative  delle  quali  sarà solo il povero Sampietrino a farne le spese. Costui dovrà ritornare alle urne a breve termine oppure  subire un  ulteriore commissariamento il quale arresterà ancor per molto  il tempo e con esso ogni  iniziativa per il progresso. Pertanto, nonostante possa passare tra coloro ai  quali debba attribuirsi la detta frase, personalmente, in tutto questo, non ci stò.

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