E se a Pasqua ci fosse una sorpresa

Contandoli, Montegrotto, ha più  candidati in proporzione di quelli che concorrono a Sindaco nella Capitale d’Italia. In tutta questa altalena  e ridda di nomi spero qualcuno si sia posto il problema di cosa gliene importi al generico sanpietrino. Il quale è libero di pensare  più ad  una bramosia da poltrona piuttosto che all’amore per la cosa pubblica. I gruppi civici hanno da sempre rappresentato l’anima della cittadinanza, quella  alla quale non sempre si dà voce preferendole la disamina  della politica. Ma in questo caso, viste le divisioni , ammesso e non concesso tutti vincessero e tra di essi si scegliesse per maggioranza di voti il futuro primo cittadino,  non credete che ventiquattr’ore dopo assisteremmo a lotte   le quali ricorderebbero  quelle  tra  guelfi e ghibellini. Di contro ci sarebbe  un’opposizione  costituita da quelle  forze le quali, aldilà della sconfitta, si presentano  già da adesso con  compattezza. Una situazione  da prima repubblica con il risultato di ritornare celermente alle urne prima della scadenza del mandato. Uno stallo dove  il deficit di  22 milioni di euro, farebbe da cornice. Non risolverebbe i problemi del  bacino termale le acque del quale, oggi, sono riconosciute scientificamente d’eccellenza. Disattese le risposte da dare  ai comparti del terziario, alberghiero, commercio ed artigianato. Al ripristino di tradizioni  ed eventi   quali, ad esempio  la leggenda di Bertha. In sospeso la promozione ed incentivazione di ritrovi e passatempi per i giovani, devoluti, attualmente, alla libertà e buona volontà delle società sportive. Tralasciati anche i provvedimenti da intraprendere per i pericoli nei quali versano gli abitanti dei quartieri di Vallona e Mezzavia al primo scroscio di pioggia.  Forse gioverebbe  a coloro i quali, hanno scelto S.Pietro in Montagnon come dormitorio in grazia di una cementificazione condotta ad oltranza senza criteri di urbanistica in passato facendo proliferare rotonde senza badare a spese. Debellare la precarietà della  sicurezza per il cittadino che continua a subire furti nelle case ed inciampare sui marciapiedi a gobba d’asino.  E scusate se ho tralasciato qualcosa, ma se tutto questo fosse il collante, a mio parere non c’è che  una cosa la quale farebbe la differenza, una governance di salute pubblica. Una novità che farebbe il cambiamento, quello di cui  tutti ci auguriamo e del quale ci riempiamo la bocca.  Tenendo conto  che già il prossimo 17 di Aprile p.v. il cittadino sarà chiamato ad esprimersi per un referendum del quale  non si ravvede alcuna certezza nelle finalità. Solo  nell’unione , date le circostanze, potrebbe nascere quella sorpresa come da un uovo di cioccolata. Basterebbe indire una una kermesse preelettorale, una sorta di primarie. Sul palco ciascuna lista presenterà il proprio candidato pubblicamente e questi, con tempi limitati da un moderatore super partes,  si esprimerà al cospetto dell’agorà. Dopodiché prevalga il migliore o quello che per acclamazione raccoglierà più consensi. Gli altri, adeguandosi, facciano un passo indietro e collaborino, lasciando che il  dolce , al latte o fondente, sia il cittadino a gustarlo, visto l’assoluto bisogno,  dopo  più di un anno di  amarezze.
riccadiaspa

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