PUO’ L’ESSERE UMANO INFLUENZARE L’AMBIENTE E NON VICEVERSA

Per capire il significato del Natale bisognerebbe viverlo dove questa festività è limitata solamente per minoranze(*). Nella scuola del nostro Paese, secondo il mio punto di vista personale manca ancora la formazione necessaria da parte dei docenti e quadri ad affrontare il problema della multirazzialità e multireligiosità le quali, nei loro pro e contro sono indegnamente alla mercè della propaganda anziché accettazione ed apprezzamento delle diversità. E’ una lacuna che spesso può fare commettere errori di valutazione sia a chi deve attuarne la materia, i dirigenti scolastici ed insegnanti che a coloro  i quali la devono subire, gli alunni ed i genitori. A concorso di queste diatribe dovrebbero supplire le rappresentanze, le quali, oggigiorno, hanno più ragion d’essere di quanto ne avevamo precedentemente. Purtroppo l’influenza dei media e l’ego di ciascuno provoca incomprensioni di comunicazione e da queste a passare a casi come quello di Rozzano, c’è solo la brevità di un passo. Nulla vieta che coloro i quali desiderano celebrare il Natale secondo la tradizione lo possano fare  anche nella scuola purché collaborino in tal senso. Se la minoranza  esplicitamente non è d’accordo su questo, sollevandone eccezione, si potrebbe provvedere a riunirla in aula diversa  dove sarà cura degli insegnanti sulla base dell’audience a fornire spunti nel merito. In alternativa o aggiunta, ogni alunno potrà  essere invitato   a descrivere una  festività di similitudine e popolarità pari a quella Natalizia. Nel caso siano i così detti diversi ad accettare, il problema non sorge. Qualora  sia il contrario allora tali provvedimenti comportano decisioni alle quali spesso non corrispondono facilità di esecuzione. Ed è in questo caso nel quale, personalmente, mi pongo  nei panni del dirigente scolastico  immaginandomi a discutere con sindacati e quant’altro possa essere a tutela delle maestranze scolastiche. A questo punto dovrebbero intervenire gli Organi direttivi periferici e centrali, i quali, dovrebbero monitorare le situazioni  ed a supporto di chi deve eseguire,  nella tutela delle minoranze, limitare l’esuberanza delle maggioranze.  Il segreto starebbe nell’insegnamento di religione, dove, strutture scolastiche permettendo, in quell’ora si potrebbero diversificare gli alunni. Riunendo per quell’ora le scolaresche in base ai loro credi, separandoli da coloro i quali i genitori hanno dichiarato l’agnosticità, i quali  con insegnanti ad hoc, potrebbero  fare studio libero. In quanto al  Natale è una festa che è stata istituita in un anno incerto e di pura fede Cristiana e non Ebraica. Incaponirsi a tutti i costi perché tutti osservino le Sue tradizioni, al momento è contrariamente a quanto detta la Costituzione  in tema di religione per la quale ne prevede libertà di culto, a meno di aver scelto, per i propri figli, una Scuola gestita dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Il problema è che i Nostri Padri Costituenti non prevedevano, alla fine della seconda guerra mondiale, settant’anni fa, delle migrazioni di massa e nemmeno  coloro i quali forzassero il problema  usandolo come propaganda a loro  piacimento. Consapevolmente oppure  inconsapevolmente  questi ultimi si comportano come quelli che adesso vogliono terrorizzarci imponendoci il loro fondamentalismo. Impegniamoci invece  a ciò che  Nativi ed Immigrati rispettino le leggi e le regole, nel contempo, comprendendo  le tradizioni d’origine, rispettino le Nostre. In generale l’approccio che ciascuno Essere Umano ha nei confronti del luogo dove decide di vivere, se diverso da quello nel quale è nato, si ispira all’ordine ed agli esempi che ne riceve. Infondo, stante la situazione internazionale, ne avremo tante da pensare per il prossimo anno che conviene non guastarsi questo Natale.




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