TRA IL GRIGIO ED IL VOLO


Tante sfumature e non solo cinquanta si affacciano nella mente in questi giorni, ma la tendenza è quella di buttarla nel sesso e nelle canzonette, forse per evitare che la paura prenda il sopravvento. Tamburi di guerra anticonvenzionale dove non v’è certezza sia  di blocchi che  d’alleanze. La portaerei che Iddio ha voluto nel Mediterraneo trema al pensiero di avere a poche centinaia di chilometri una minaccia. Qualcuno addirittura mormora ci siano infiltrati tra le centinaia di immigrati che nel frattempo sbarcano sulle Nostre coste, come il cavallo di Troia. Talk show discutono si arrovellano, avvicendando politicanti, giornalisti ed esperti i quali, con il loro punto di vista, ci confondono ancor di più le idee mentre l’Ufficialità ci invita alla prudenza. Come al solito, nei momenti difficili si invoca l’ONU e la Comunità Internazionale, sebbene nel Consiglio di sicurezza siedano i Paesi , Membri Permanenti  di quelle Nazioni dalle quali originano l’attualità dei problemi di geostrategia globale. Nonostante dal consesso di Yalta, siano trascorsi quasi settant’anni sembra che i Vincitori siano ancora loro, poveri illusi. La NATO sembra non voglia ammettere che l’Unione Sovietica, è implosa dando vita ad una Russia. La tentazione di accerchiarla è stata tale che  non contenta di avere per Partnership for Peace molti di quei Paesi del Patto di Varsavia, vuole annettere l’Ucraina all’Alleanza. Il granaio degli Zar  dove,  da quei tempi, tramandati fino all’Armata Rossa si stoccava ogni bene che avesse attinenza con la Logistica delle truppe. E che dire   degli sviluppi dell’Alleanza Atlantica in Afghanistan. Dove l’Altra  era stata respinta con perdite dai Talebani e contro i quali, in seguito, hanno combattuto Quelli che li avevano supportati precedentemente. Nel frattempo in Iraq, sopratutto nella prima parte della Campagna AngloStatunitense, gli Sciiti sembrava l’agevolassero. Verosimilmente perchè volevano liberarsi di chi Ii aveva tenuti sotto il proprio tacco per tanti anni, vendicandosi di tutti i Sunniti.  E così  sono  finiti tutti nel cumulo   perchè ritenuti seguaci  dell’eccellenza Saddam Hussein. Una guerra che oltre in termini di risorse è costata migliaia di giovani vite umane, nella quale ci siamo lasciati coinvolgere anche Noi calandoci ingenuamente, nella parte di peacekeepers. Sebbene si parla di molte città e provincia , quella di Nasserya nel DQar, in Iraq, governata dagl Italiani, non si hanno particolarmente notizie di ribellione. Significando che i Nostri, colà, hanno fatto un buon lavoro. In tutto il resto  del contesto, il dopo, lo vediamo nei fatti. Facendo sentire banditi anche quelli che non lo erano abbiamo contribuito indirettamente alla fondazione di coloro che oggi si fanno chiamare acronimamente ISIS.  Da più parti si attribuiscono colpe  al Corano, sebbene in nessuna pagina si legga  di uccidere chi non è fedele alla religione Musulmana, fede  alla quale molti, ignorantememente , attribuiscono i mali della Nostra società. E così arriviamo alla Libia, già del Colonnello il quale dominava tutte le tribù, ovviamente  a modo suo, dalle quali era  temuto e rispettato, governando il Paese con un socialismo personalizzato in aderenza alle condizioni della popolazione. Sulla Scia del- l’eroe Italo Balbo, eravamo riusciti se pur con teatralità  e mediaticità, indiscusse doti Nostrane, delle quali il già cavalier Berlusconi rappresenta l’esemplarità d’eccellenza, ad assicurarcene l’amicizia incondizionatamente. Questo a dispetto del Francese Sarkozy, del giovane Cameron e di un Obama il quale pur insignito di Nobel per la Pace, smentì tale riconoscimento proprio in occasione della detronizzazione del dittatore Libico ucciso, poi,  in circostanze che ancor oggi destano perplessità tanto quanto  fu la cattura di Saddam in Iraq. La Germania della Merkel, disse, all’epoca,  fuori mi chiamo e stette a guardare.  Così il mistero di Ustica restò tale, il caos della successione diventò una diatriba di tribalica entità ed ancor oggi si stenta a riconoscere gli inerlocutori con i quali intessere un dialogo che possa definirsi tale. D’altronde se distruggi qualcosa senza avere trovato o pensato  la sostituzione è come giocare a poker con il buio.  E così, come tra il Tigre e l’Eufrate, anche nel golfo della Sirte il diavolo ha preso il sopravvento. E poi, non c’è cosa peggiore quello di  far sentire vittima chi sà di non esserlo, con lazzi e scherzi ai quali loro non sono avvezzi. Mi riferisco a coloro che sono di fede Musulmana, non per carenza d’intelligenza ma semplicemente perchè la loro mentalità è cinquecento anni indietro rispetto alla Nostra. Immaginatevi certe nostre contrade del Sud Italia, cinquant’anni fà la prima volta nella quale la gente del posto potè vedere una bella ragazza in minigonna. Ma veniamo a Noi, se almeno riducessimo i conteziosi concentrandoci su di uno solamente, mi sembra che quello Libico sia il più importante.  Qualcuno dice che ci sono cinquemila soldati pronti e non abbiamo ragioni per non crederLe ma sono altrettanto condizionati e coperti da regole d’ingaggio tanto da non fare la fine dei due Marò i quali sono tre anni in balia della giustizia Indiana. Mi viene un ‘idea , però, se proprio ci fosse da mandare qualcuno in avanscoperta, proviamo con quei parlamentari che  qualche sera fà trasformarono il Parlamento in un ring.  Scherzi a parte, plausibilmente si capisce perchè la maggioranza degli Italiani preferisce  pensare a  quelle sfumature di grigio o a Sanremo piuttosto che a tutto questo.  Con l’inizio della Quaresima, speriamo che Dio si muova a Compassione poichè la soluzione di questi problemi la sà solo Lui, nemmeno il Prodi, e, con tutto il rispetto dovutoLe, anche Lei Signor Presidente  Renzi. Intanto attivi la Difesa Europea perchè non dimentichiamoci che le coste e le Isole della Nostra Penisola sono i confini d’Europa. 

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