VIVA ROVIGO
Si potrebbe dire, peccando d’orgoglio, pochi ma buoni, in effetti su 39 iscritti, averne dieci, in occasione della XXVII Adunata Nazionale dell’ANAI, svoltasi nel capoluogo del Polesine Veneto, il 15 Giugno, giorno della sfilata, è più che soddisfacente. Per giunta con Alfiere in quote rosa, Giulia Besola, poco più che ventenne, iscritta ipso facto all’Associazione ed entusiasta di essere il portabandiera della sezione di Padova. Non sono mancati gli outsider, Generali C.Capovilla e F. Sperotto, rispettivamente navigatore e pilota di una rossa MG, vintage, con la quale si sono cimentati nella Mille Miglia il mese scorso. La nostra Rappresentativa, sfilando per penultima, prima di tutte le sezioni padrone di casa, ha voluto esprimere ogni suo potenziale. Infatti ad una giovane portabandiera si è affiancato un veterano con il labaro, la differenza, stava solo nell’età, nessuna per l’entusiasmo. Il medesimo che ha conquistato partecipanti e spettatori al passaggio di donne ed uomini della regione Veneto. Quella del Delegato Regionale e Presidente di sezione Colonnello(ris.) Cavaliere OMRI Leonida Santarelli. Il quale ha dovuto affrontare la sorpresa di non avere tutte le sezioni, in sala, nell’albergo ristorante Europa. Infatti ad alcune delle Sue sono state affiancate quelle di Novara, La Spezia, 8°CERIMANT, Chianciano Terme, Udine, Maniago e Castro Pretorio. Mancavano quelle del Polesine, Verona e della Valpolicella alle quali è stato inviato un saluto virtuale pensandole felici nel condividere il rancio altrove. A prima vista un punto di debolezza invece è stato gestito come un rafforzamento di prestigio e privilegio richiedendo una kermesse di parlantina. Ma i risultati sono stati all’altezza delle aspettative, quello di accogliere idealmente, nella sua Delegazione, le sezioni con un saluto particolare al personale presente altrove. A quelle del Veneto presenti è stata consegnata una coppa ricordo tangibile del XXVII Raduno sia per la loro partecipazione che per la generosità del contributo economico. Tra l’altro, sono state spiegate le ragioni della scelta della città del raduno, tra le principali il bypass di tutte le altre associazioni per le rispettive adunate e, o, manifestazioni. In tutto questo, il nostro Presidente è stato assistito da sua moglie, Professoressa Enza e dal figlio, Avvocato Ludovico. All’applauso finale meritato e tributato al buon Leonida potremmo mutuare il celeberrimo augurio in voga nell’Associazione d’Arma in congedo più numerosa d’Italia, gli Alpini, “sei stato bravo, pertanto, alla prossima, per premio, lo farai ancora Tu”. Ma la vita di un’Associazione non è solo quella che precede il Raduno, il prossimo dell’ANAI, tra due anni, sarà quello che il comitato deciderà nella prossima riunione. Essa è un caleidoscopio di idee e progetti che possano attrarre giovani e anziani, i primi per un ambiente favorevole alle loro aspirazioni e distrazioni, gli altri, perchè in una società di consumi, si spendano come risorse di esperienza. In tutto questo non c’è l’estraneità della Forza Armata, l’Esercito con le sue ristrutturazioni sia per esigenze di strategia globale che di spending review. La trasformazione da servizio ordinativo nella più giovane delle varie Armi, il cambio di denominazione in Trasporti e Materiali ha destato qualche perplessità negli anziani. Rumors giungono anche da coloro che sono in servizio a proposito di disuguaglianze nei profili di carriera con il personale paritetico delle altre Armi dell’Esercito. Aldilà di questo non è da tutti aver vissuto un periodo di transizione e recepire i cambiamenti, sopratutto per chi non li ha vissuti sulla propria pelle. Non per ultimo, la sospensione della leva ha tolto una linfa vitale alle Associazioni, quella dei giovani i quali al congedo venivano invitati ad iscriversi alle sezioni e gruppi delle loro città d’origine. Mancando questo ricambio generazionale, il compito principale, quello di collegamento tra società civile e militare, diventerebbe di una complessità se non accompagnato da un rinnovamento all’interno delle medesime. Vivi come se dovessi morire domani, impara come se dovessi vivere per sempre( Mahatma Gandhi).Un detto antico ma anche un monito per evitare l’anemizzazione di un soggetto come la Nostra Associazione.
riccardo diasparro
col.(ris.)
vice presidente della sezione di Padova
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