COMUNICAZIONE E POTERE


Titoli, sottotitoli, occhielli, pane per il lesssico nella tecnica del notiziare quand’anche di leggerne dentro i significati fin nell’anima. KISS, kill It Simple, Stupid, recita in inglese la regola del giornalismo a significare che la notizia  deve essere data semplicemente e stupidamente in maniera che tutti la intendano con facilità. Un lavoro in sobrietà dove  sentimenti devono essere messi da parte limitandosi esclusivamente alla narrazione dei fatti secondo un clichè. Risposte ai  dove, quando,  chi , che cosa ricercando il perchè, ovvero la formulazione delle ipotesi a motivazione dell’accaduto. Divieto nell’uso degli aggettivi i quali appartengono ai personalismi inducendo alla parzialità del notiziato. Il più bel mestiere del mondo, definizione datagli da Indro Montanelli, al quale professarlo costò la gambizzazione mentre ad altri, numerosissimi, la vita. Tra i quali, mi sovviene Maria Teresa Cutuli, quand’anche la sparizione come Domenico Quirico, del quale speriamo di avere presto buone nuove. Questi appartengono a coloro che, prediligendo la passione per la condivisione degli avvenimenti con i lettori,  senza intermediari, mettono a rischio la propria incolumità. Oppure pongono in pericolo, riuscendoci, quella altrui, come Luciana Sgrena.  Decretiamo il tramonto dello stereotipo giornalista con papillon e giacca, assistiamo invece alla crescita della sua digitalizzazione. Costui si presenta in blue jeans, come un soldato, il quale sostituisce le  armi con uno zainetto da pochi effetti, una reflex, un satellitare ed un lap top. Insomma una rivoluzione, dovuta all’adeguarsi delle frequenze del quotidiano, alla frenesia del tutto subito, senza esitazioni. Sbattendo il mostro in prima pagina sia in quelle di testate da giornalaio che tra le finestre del web. Nelle prime senza possibilità di smentite fino alla ventiquattr’ore successive nelle altre invece con  facoltà d’aggiornamento in tempo reale. Sistema che un lato ci offre reality dall’altro mette alla prova la freddezza delle menti dei lettori. E così le emozioni di panico, gioia e dolore  diventano con la rete motivo di discussione, forum. Spesso sfociano in turpiloqui dove individui assolutamente in timidezza nella vita sfogano il loro livore. Fortunatamente in Italia si dice sia in  vigore  la trasparenza  ed il  garantismo, al contrario di altre parti del mondo dove non è concesso neanche il riportare un colpo di tosse di coloro che governano pena la censura ed il carcere. La libertà di stampa è figlia della democrazia di un Paese, del suo Costituzionalismo in loro nome sono andati finanziamenti alle testate politiche, in cartaceo, con i soldi dei contribuenti. Si paga ancora il  canone  della RAI mentre  altre TV sopravvivono con  la mole di pubblicità che quotidianamente rovesciano addosso al telespettatore obbedendo alle condizioni poste dagli editori. Persiste invece l’uso di Internet a pagamento. Al contrario, delle grandi Democrazie, quelle alle quali spesso si fà riferimento per esempio, Stati Uniti, Regno Unito dove la privatizzazione dell’informazione è normalità ed, almeno, negli States, si accede pubblicamente alla rete. Eppure i loro giornali  hanno  fatto terminare  la Presidenza di Nixon, tenuto sulle spine Clinton, decretato il successo di Barack Obama affossato ministri come un certo Profumo. Nonostante, anch’essi,  come i nostri, cerchino  il  gradimento del pubblico sul principio delle tre SSS sesso, sangue e soldi.  Va da sè che personaggi i quali, mai ci saremmo sognati di incontrare  nella vita,  riempiono le cronache. Salvo poi riservargli nemmeno un trafiletto, in caso di proscioglimento, assoluzione o di riconoscimento all’estraneità dei fatti.  Poi ci sono gli opinionisti ovvero coloro che da una notizia traggono deduzioni e tracciano dietrologie, avvicinandosi alla verità. Spesso risultanze dei sondaggi, oggi di moda, dai quali, l’odierna situazione non lascia spazi all’ ottimismo. Si parla dell’IMU ma  altre diversità potrebbero generare l’incompatibilità tra i partiti al Governo. Auguri a tutti coloro che lavorano per la stampa e la sua libertà ai quali, consentitemelo, consiglio di non archiviare nel web, notizie senza il suffragio dell’evidenza cartacea perchè offendono l’intelligenza di chi ne è vittima. 

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