COME NEI FUMETTI

L’occasione dell’incontro di concertazione mi fà venire in mente alcuni giornaletti di guerra  e polizieschi alla  moda alcuni anni or sono. Chissà forse è così che  si immaginano i soldati, polizia, forze dell’ordine e quant’altro è Istituzione per la sicurezza, ordine pubblico e difesa, in Italia. Eccetto che se all’improvviso scoppiasse un’esigenza tutti vorrebbero  l’inanimato possa  materializzarsi in esseri umani perfettamente equipaggiati, addestrati e rivolti al compito o checchesia missione. Si dia per scontato  possa essere l’opinione della gente comune, quella che negli ultimi vent’anni abbia  glissato il servizio  militare per qualsiasi ragione. Ma  proprio dai politici o tecnici che ci governano, non ce lo saremmo mai aspettati. Proprio loro che conoscono quanto faccia la differenza tra l’immaginario e la realtà. E’ l’ora che, con ogni mezzo, tali convinzioni siano smontate, è il momento di spiegare con semplicità quali sono i principi che regolano le Forze Armate e tutto il Comparto Sicurezza, soccorso pubblico. Con umiltà e spirito di solidarietà, mettendo fuori della porta gli interessi di bottega e  senza beccarsi  tra pari come i galli che Renzo portava legati per le prelibatezze in tavola dell’Azzeccagarbugli ( “I PROMMESSI SPOSI “ di Alessandro Manzoni ). Neppure paragonandole alla pubblica amministrazione sia locale che statale, non certo per snobbarla quanto per quelle peculiarità  che le contraddistingue da sempre. Con il metodo della trasparenza questo sia reso noto ai non addetti ai lavori con semplicità e asetticità. Non necessariamente solo quando ci sono eventi tristi o celebrativi ma anche in quelli della quotidianità. Raccontando ad esempio, per le Foze Armate, Carabinieri, Polizia di Stato e quant’altro, gli iter di addestramento per il raggiungimento dell’operatività, le prove valutative che ciascuno,  maschio o femmina, deve superare per la propria efficienza sia fisica che psichica.  Perchè, così come in tutte le professioni, senza eccezione  per quelle  in causa, nulla  può essere lasciato all’improvvisazione, quanto meno alla disorganizzazione, disinformazione e, non per ultimo, specificandone costi per il mantenimento. Per le Prime invece, il  passaggio da coscrizione obbligatoria se da un lato sembra  abbia scongiurato il pericolo che le mamme si ponesserro tra i loro figlioli  e le Medesime, dall’altro, con il volontariato, ha provocato un loro arroccamento a nicchia. Tanto che qualcuno, non a caso, si  considera un santo con l’effetto che se ne parla solo in particolari occasioni. Certamente di sicurezza se ne discute così come si caldeggiano  Forze Armate d’Europa, pur accennandole  nella debacle della moneta comune. Ma anche questo potrebbe essere superato se paragonassimo alla cultura quella parola. In fondo qual’è la differenza tra l’essere colti oppure ignoranti, quasi nessuna eccetto quando quest’utimi  si confrontano con i propri simili. Allora si scoprono i gaps, le lacune e si grida per colmarle ma come diceva il Churchill le Forze Armate non sono una Società per Azioni, da adeguare all’andamento delle borse. Fortunatamente, si aggiunge, pensando all’andazzo di quelle in quest’ultimi due anni, dove ci sarebbero stati più pazzi in uniforme di quanto denaro si è bruciato con i saliscendi a Wall Street. In quanto alla politica è rarità trovare un partito che sostenga il Comparto. Di questi tempi, nessuno si prende la responsabilità. A parte il fanatismo e gli estremismi, da aborrire, non ci sono più concessioni da fare ai militari di leva. Quella dell’abito borghese in libera uscita, ad esempio, emanato alle sei di sera, di un Venerdì con i soldati, già in abiti civili, in attesa, all’ingresso delle camerate. Quale peso specifico possano avere le rappresentanze militari, il sindacato di polizia, rimane putroppo  un dilemma da risolvere. Forse manca la capacità e l’unitarietà lungo tutta la catena gerarchica di attenersi al dovuto senza eccedere, rappresentando con documenti alla mano le inefficienze e deficienze. Generali, prefetti, questori  che si dimettono, stoicità e solidarietà dei gradi intermedi e di tutti i ranghi.  Oppure attendere di andare all’elezioni, abbinando alle schede elettorali, sempre che facciano l’agognata riforma, un referendum domanda al cittadino. Ma Lei le vuole le Forze Armate, gli Organi di Polizia, i Servizi di Soccorso Pubblico oppure ne farebbe volentieri a meno, da indicare con un SI o NO. Sembrerebbe un fumetto vintage oppure l’ultima spiaggia, altrimenti non resterebbe  che piangere.

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