Per Eleonora
Se fossi un pittore Ti dipingerei,
e come un putto ti ritrarrei,
disceso dal cielo come un frutto
con in viso l’incoscienza e tenerezza del “ mi butto!”
Quel sorriso, senza andar tanto per le spicce,
accende i sensi ed il cuor come micce.
Eh sì questa è l’espresione che ti confà
con una mano prende e l’altra dà.
Ognuno che t’incontra, Tu lo squadri
con quegli occhi fondi, lo inquadri
sembra quasi un esame da manuale
con l’ausilio di uno sguardo celestiale.
Il tuo sorriso è comunicazione di serenità
par dica a tutti che la vita è tutta quà.
Il segreto stà in quelle guanciotte tirabaci
che a tratti risplendono come piccole braci.
Come l’acqua del mare sei sempre in movimento
ferma solo, per poco, al momento dell’allattamento.
Tua madre che Ti ha ancora attaccata al seno
si meraviglia ogni giorno senza venirne meno.
Adesso poi te ne vai da sola, sin dal primo passo
pare , che tu preferisca perlopiù andare a spasso.
Affiora in Te il desiderio di indipendenza e libertà
sebbene mamma e papà da soli, non li lasci andà.
Sei curiosa ed osservatrice, ti piace giocare a rimpiattino,
azzardi, rischi e tenti il solitario saliscendi ad ogni gradino.
Potremmo comprar di giocattoli tutt’un negozio
ma tu priviligerai sempre la realtà all’ozio.
A volte penso che non basterebbe un fotografo ingaggiare
per poterTi puntualmente, in ogni istante, fotografare.
Ed il tempo fugge, sei qui tra noi da un anno
il primo, Ti auguriamo, dei prossimi tanti, tuoi capid’anno.
Ti godiamo di ora in ora ed ogni secondo
diventa favola o leggenda con il rischio del facondo.
Giochi, pronunziando appena mammà e papà
anche se con cipigli e strilli Te sai ben spiegà,
Non c’è che dire dimostri di avere decisione
e noi tutti, attendiamo la tua parola con trepidazione.
Quel momento segnerà per Te una conquista
mentre, per noi, una pietra miliare sulla pista.
Tracciandotela per un cammino pieno di belle novità,
pur nell’incertezza di celebrarle, coralmente, come oggi quà.
Quello che conta e che Tu sia sempre solare
come il tuo sorriso, senza dentro di Te cambiare
nella felicità o nell’avversità sapendo aspettare.
Se me lo consenti, Eleonora, al pari dei tuoi genitori
che Ti hanno atteso ed accolta rischiando la nomea di
sognatori.
Pàpà e Mamma nel giorno del tuo primo compleanno, 18/07/2012
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