Le anime del bel Paese

Son spaccati d’Italia in contradditorio tra di loro, risultanza dello stesso collante. E così accade che i ventimila ad un funerale, diventano altrettanti o poco meno, in fila, dalla notte precedente l’apertura di un centro commerciale. Ben altro le espressioni degli abitanti del territorio patrimonio dell’Umanità colpiti dall’alluvione. Dove, forse, per colpa di chi si è immedesimato nel bisogno di un tetto per molti(si fà per dire-n.d.r.), ha trascurato l’esigenza di un fiume o torrente a riappropriarsi del proprio letto. Ma la Natura si riprende sempre, senza sentimentalismi, il maltolto. Fatti che, nella loro diversità, hanno in comune l’emotività. Attraverso la quale gli esseri umani si lasciano guidare da qualcuno o qualcosa che faccia leva sui sentimenti. E si ripercuote per leggi, decreti e quant’altro, viene proposto e promulgato sulla sua onda. Opposto dell’impassibilità della quale, la maggioranza degli Italiani, sembra sopravvivere in carenza. Passi il cordoglio, solidarietà, la tolleranza per la vanità, il pericolo incombe nelle emozioni provocate da altri agenti. Quali alcool, droga, alcune notizie dall’incertezza delle fonti. Cause di paura sia nell’individualità che per la collettività. La quale risente del contagio e genera il panico di massa. Nulla a che vedere con l’indescrivibilità della commozione per i ventimila al funerale di Marco, le code al megastore per il telefonino last fashion così come la disperazione degli alluvionati nel fango delle Cinque Terre, in Liguria. Stati d’animo che si differenziano dall’aberrazione per quelli che protestano con violenza nelle piazze. E pure i sentimenti, indirizzati al meglio, talvolta, dirigono e realizzano obiettivi dei quali mai ci sogneremmo la raggiungibilità. Che fare, niente se non abituarsi a pensare in autonomia. Leggere, informarsi, non esitare a chiedere e domandare ad esperti se ci fossero dei dubbi( la cultura rende liberi.-n.d.r.). Abitudine che si consolida con forme di meditazione, autoconcentrazione e apertura verso l’amore del prossimo. Non confondendo la sua fisicità con la spiritualità senza della quale il primo sarebbe solo sesso. Meglio se guidati da un maestro, dal quale farsi impartire lezioni di formazione ed autoanalisi. Molti di noi si esprimono non sempre al massimo delle loro potenzialità. Migliaia di anni fà un certo Aristotele, scrisse una frase mutuata e trascritta all’ingresso dei templi dell’epoca “ Conosci Te stesso”. Non è un rimedio in assoluto ma corre il rischio(n.d.r.) di funzionare nell’allontanare i mestatori e venditori di fumo. Forse, s’impoverirebbero le cronache ma pensate al vantaggio di provare a vivere con più consapevolezza ed autostima.

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