L'unione fa la forza

Il Petrolio viaggia in altalena, i commercianti e gli esercenti lamentano una diminuizione delle vendite prenatalizie. La crisi, a detta di eccellenze, non è superata, anzi, sono ricomparsi gli speculatori. La situazione internazionale ha recrudescenze in taluni Paesi, causa l’accentuazione della soglia di povertà, per alcune fasce di popolazione, si mascherano nell’antireligiosità le rivendicazioni economiche( vedasi Egitto e anticristianesimo della Chiesa copta). E allora che si fà, si scava la buca aspettando, altro che nò, è ora di muoversi. Il come, stà nelle risorse a disposizione, quali l’intelligenza, la conoscenza e, non per ultima, la comunicazione. Il tutto teso ad affilare le armi della professionalità, quella che ci ha sempre distinto da altri sul mercato. Qualcuno potrà obiettare di non potercela fare da solo, avendone ragione. Ecco che è tempo di sinergie, per ogni settore, agricolo, manifatturiero, industriale, delle offerte di beni e servizi. Riscoprire le confederazioni, cooperative e non a caso, i social network( www.connecting-managers.com) come luoghi d’incontro e di confronto può fare la differenza. Sempre che qualcuno non obietti sull’esiguità della torta da spartire. Al quale mi rivolgerei chiedendo se preferisse che ce la portassero via. Nell’ottica del chi si accontenta gode, non si reputa possa convenirsi il morire di fame. Magari guardando il sole, rarità di quest’inverno, imprecando contro la sfortuna. Traslando l’esempio ad una produzione agricola di pochi ettari con varietà di frutta. Quale concorrenza sarà possibile con coloro i quali, a parità di estensione, ne producano di un solo tipo. A meno che non possieda qualità ed accessibilità nel prezzo. La domanda e offerta non si inventano bensì risentono del rigore inferto nella bontà dei prodotti e servizi che si rendono alla clientela. Obiettivi che si raggiungono solo dopo anni di lavoro e investimenti, primo fra tutti quelli sull’essere umano. Questi è il motore di ogni cosa, se poi riesce a intermediare con altri suoi simili, ne ottiene il top. Quest’anno si celebra il centocinquantesimo dell’Unità Nazionale, politicamente qualcuno dissentirà. Economicamente ci si augura concordi che il beccarsi come i galli di Renzo, destinati alla tavola dell’Azzeccagarbugli, nei “Promessi Sposi”(Alessandro Manzoni), non farà decollare il sistema Italia. Ed allora nessun proverbio servirà in assenza di ogni positività.

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