Onora i defunti e rispetto dei vivi

La perdita del Serg. Magg. Massimiliano RAMADU e del Primo Caporal Maggiore Luigi PASCAZIO rimarrà impressa nello Storico. Al contrario, scolpita nel cuore dei familiari, cari ed amici. Secondo la legge dell’Umanità, che assegna e circoscrive anche gli addetti al dolore. Ma quanta sofferenza per parenti, spose, genitori, fidanzate, nella duplicazione dello strazio per il distacco. Infatti, dopo le esequie di Stato, si ripete, nei Paesi di origine o residenza in forma “ privata”( le virgolette, stanno per intuirne il significato). Allora mi chiedo se questa replica possa essere ridotta ad una sola resa degli omaggi. Nei luoghi d’origine dove gli eroi, prima di essere soldati, hanno trascorso l’infanzia, adolescenza e giovinezza. Con l’intervento di Governatore della Regione fino ai Sindaci delle città interessate, o loro rappresentanti nell’accomunarsi alla popolazione. Insieme a Deputati e Senatori eletti nelle rispettive circoscrizioni e collegi a suggello di Enti Locali e Nazionali. Scortati dai militari ai vari livelli, concittadini o corregionali degli estinti con a fianco i commilitoni, colleghi di servizio e superiori qualora non combaciassero. In quanto al resto d’Italia, che le campane di ogni comune suonino a morto tanti rintocchi quante sono le vittime, in sincronia con la fine delle celebrazioni ecclesiali. L’intervallo sia motivo di meditazione, raccoglimento e silenzio in suffragio degli eroi. Dando la facoltà ai cari dei caduti di familiarizzarne la dipartita con persone a loro più vicine. Un’occasione per consolidare il senso della Comunità esaltando e distinguendolo da quello della Nazione. Perché non serve fare cose grandi, quanto agire in modo che diventino tali quelle piccole.

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