i cento anni del "Gruppo Conegliano" ed io

SFILATA CON CARRELLATA AMARCORD

La fanfara della Brigata Alpina “Julia” apre il corteo, in corso Mazzini a Conegliano, un tuffo al cuore ed il flash back comincia. Dalle caserme “Goi “– “Pantanali” di Gemona del Friuli, Giugno del 1974, primo picchetto con ispezione notturna alle scuderie. Proprio a me, fresco di Scuola Motorizzazione, dopo il corso per Ufficiali Automobilisti ( odierna arma “ tramat”- n. d. r. )in servizio permanente. Ero stato edotto su cilindrate, potenze, rendimenti, pneumatici, cambi e corazze di mezzi a motore, eccetto che della cacca del mulo. Mi adattai fino al mattino del 7 Maggio 1976, il “day after” del terremoto, quelle bare allineate ai piedi dei tre cappellani militari, con dentro i corpi dei ragazzi periti sotto le macerie delle palazzine. E poi la separazione, Noi, alla caserma “ Bevilacqua “ e loro alla “Osoppo” in Udine. Ed i corsi conduttori, istruttori di scuola guida fatti per tutti i gruppi di Artiglieria, tra i quali il “Conegliano” prima del ricongiungimento, nella caserma “Piave “, in Udine. Tra noi del “Logistico” e Loro c’era un simpatico antagonismo che contribuiva al buon governo del personale. I ragazzi di oggi non sono coscritti ma è come se lo fossero, marciano con l’entusiasmo di chi li ha preceduti, ricalcano uno spirito, più volte sottolineato nei discorsi degli oratori che si sono avvicendati, in piazza Cima, fino a quello del presidente del Comitato Organizzatore, Generale Chiesa. Quello de l’ alpinità, una branca aggiunta della scienza di comunicazione che nessuna ideologia politica è capace di imitare. Ed intanto sfilano i gruppi e le sezioni alpine, il 33 continua a risuonarmi nelle orecchie così come, nella mente, i dicia9anni trascorsi alla“ Julia”. Passa la vita, con qualche rimorso e senza rimpianti, eccetto uno, non essere più tornato, dopo il 16 Settembre 1993, nelle Truppe Alpine.

Conegliano(TV) ieri ,Riccardo Diasparro.

pubblicato da" Gemona Alpina" ed. 2/08/2009

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