A quelli del “ValSile”

Si ode, Dio sei la nostra
salvezza,
in un canto che ostenta
la purezza,
Sanctus, Padre Nostro ed
Ave Maria,
intonando quel “quanto sei bella”,
in armonia.
Con bassi, contralti , tenori e
soprani
il coro inneggia canti sacri e
nostrani.
Gli intermezzi, inducono a fare la
conoscenza,
oltre che a provare del maestro la…
pazienza.
In quanto a me, neofita, già di un’altro
mestiere,
cantare mi ha sempre fatto un pò
piacere.
Sebbene, dov’ero prima, non molto tempo
fa,
si prediligeva l’Inno degli Italiani, come si
sa.
Non è da molto che mi sveglio alla
mattina,
solfeggiando sulle labbra.. una
canzoncina.
Sono note farfugliate, buttate lì, senza
pentagramma,
quasi alla rinfusa, un vero fuori …
programma.
Pseudo melodie dalle arie giocose, o….forse
seriose,
un po’ come queste rime, spuntate come
le rose.
Comunque sia, per Voi, Maestro, cantanti e
cantori,
spero gradite, perché spontanee, dal mio….
ai vostri cuori!

Riccardo Diasparro

Treviso, 04/02/2009

Commenti

Post popolari in questo blog

Come diventeremmo se l’euro non bastasse

INCLUSIONE O UTOPIA