L’ESERCITO EUROPEO NON E’ NATO
Infatti, ad eccezione di Austria, Cipro,Croazia,Irlanda,Malta, tutti gli altri Paesi Europei sono contemporaneamente Partners della UE e Alleati del Patto Atlantico. La formazione dell’ UEO, Unione Europea Occidentale, risale al 1948. Uscendo da una guerra e volendosi deresponsabilizzare da quelle fredda tra i due blocchi, Atlantico e Sovietico, essa non vide altro sbocco che affidarsi al primo se pur con la partecipazione politica delle Nazioni della Comunità Economica Europea. Fino al 1984 la parola d’ordine sembrava fosse “ CI PENSA LO ZIO SAM”, l’acronimo che indicava gli Stati Uniti d’America. Vi rimase fin dopo che Francia, Portogallo, Spagna ed Italia si accordassero per formare un Comando a livello Divisione /Brigata nella caserma Privieri a Firenze. Prima che si insediasse si arrivò al 1996 e lì rimase fino al Giugno 2012, dopodiché fu sciolto.Doveva essere l’embrione, il nocciolo duro, dal quale far nascere una Land Force e magari una Joint CombinedTask Force( leggi Terra, Aria e Mare) con il concorso di tutti gli altri partners. Quali le motivazioni che hanno dettato la scelta, principalmente l’esiguità di risorse, quelle finanziarie sopratutto. Anche se và detto che tra esercitazioni ed attivazione, nonostante l’abbiano comandato Generali a due stelle, ha sempre dato l’impressione di una scatola vuota. Ma alla base di questo c’è sempre una opzione della politica o di una policy( leggi strategia) in autonomia. Tra l’altro prima del Brexit che inizierà la sua attività dal Marzo 2017( n.d.r. da notizie al TG 2 del 2/10/2016), prima delle elezioni in Germania, la Forza Armata Europea è stata sempre snobbata dal Regno Unito. Con il senno di poi, si potrebbe dire che sia stata la punta dell’iceberg costituito alla base dagli Stati Uniti, Canada, Australia ed i Paesi del Commonwealth, ma di questo si sà sono piene le strade. Dopo significative esperienze all’estero ed in esercitazioni in Comandi dell’Alleanza, incluso una personale richiesta presso il Comando Eurofor , questa è l’idea che il sottoscritto si è fatto della disamina. Un po' come la tela di Penelope, si è comportato il Nostro Paese che di giorno tesseva poi di notte disfava in attesa del rientro di Ulisse(leggi USA). Nel frattempo Francia e Germania dopo la caduta del muro di Berlino si sono solidarizzate ed hanno formato il Corpo d’Armata Franco-Germanico in Alsazia tutt’ora in atto. Da allora fin adesso si sono alternata missioni nelle quali sotto egida ed aldifuori dell’ONU, le Nazioni del già Patto Atlantico sono divenute venti8. E nota la corte che si sta facendo all’Ucraina, invadendo la sfera d’influenza dell’orso Russo. Tant'è che non a caso si è venuta a creare la crisi dell’irredentismo e di quello anti Russo tra le quali quella tra Ossezia e Absazia. Oserei dire che finanche la crisi in Siria , il supporto alle forze lealiste di Assad, il contrasto a quelle dei Curdi , supportati dagli USA e la rinnovata amicizia , dopo il golpe, con la Turchia, fanno parte delle conseguenze a questo corteggiamento. Questi sarebbe in contrasto con la sete di egemonia che già la Gran Madre anela ad esercitare sulle ex repubbliche sovietiche. Cosa sarebbe accaduto se alla caduta del muro di Berlino, la NATO avesse lasciato i siti Europei ritirando le truppe US. E se al posto di quelle, nei medesimi si fossero gradatamente insediate quelle Europee, lo possiamo soltanto ipotizzare anche se la migliore è la guerra senza dichiarazione che si combatte tra Russia ed Ucraina. Invece tutti si fecero cogliere di sorpresa dalla disfatta del Patto di Varsavia. Per favore USA NON CI ABBANDONARE, fu il grido di dolore delle cancellerie dell’Epoca. Intanto Francia e Gran Bretagna, siedono, tutt’ora, in permanenza, al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, condizionano con il loro voto le decisioni di ordine mondiale ,là dove potrebbe esserci solo un Rappresentante plenipotenziario d’Europa. Oggigiorno dopo la decadenza della contrapposizione all’Unione Sovietica, OTAN, con o senza basco azzurro, presiede missioni come quella in atto in Afghanistan, precedentemente in Iraq e successivamente in Libia. Ora che la Gran Bretagna sta per uscire dall’influenza Europea per tornare al Magnifico Isolamento, come dopo la caduta di Napoleone, la formazione dell’EUROFOR dovrebbe facilitarsi. Invece eccoci di nuovo alle strette sul problema delle quote dei migranti, con Ungheria, per questo al voto. La Francia che agevola la costruzione del muro Britannico a Calais con Austria e Polonia le quali fanno da coro sul medesimo ritornello. Trionfano le alleanze Regionali quali ad esempio quelle del trattato di Visegrad. Quest’ultimo, in antitesi a quello di Maastricht, ha riunito Polacchi, Magiari, Cechia e Slovacchia. Una copiatura di quello tra Francia e Germania per la formazione del Contingente di stanza in Alsazia. Con questa situazione potremmo assistere alla crisi dell’Europa Unita con l’uscita di qualche altro membro vista la differenza di idee sull’approccio all’accoglienza della migrazione e la crisi d’economia che sconvolge ancora i mercati. Un quadro che facilita la tesi sostenuta dalla rappresentante della politica estera dell’UE. Quello di rassicurare che la difesa Europea non turberà assolutamente gli equilibri dell’Alleanza Atlantica. Le prossime elezioni presidenziali degli Stati Uniti ci diranno se trionferà il pacifismo di Hillary Clinton o il bellicismo di Trump. Ma la Russia non starà certo a guardare, il suo sogno non dimentichiamolo assomiglia a quello degli Zar. A noi europei, causa l’impreparazione ad una politica estera comune ancorata sulla solidità di una Difesa Unitaria e Congiunta, la scelta in difficoltà tra chiamarci Eurasia o Eurussia. C’è qualcosa che ci fa pensare ad un bambino mai nato, per mutuare il titolo di un romanzo della compianta Oriana Fallaci. Eppure molte delle cause dell’aborto possono attribuirsi solamente a Noi medesimi. Particolarmente a coloro che hanno voluto prioritariamente la moneta prima che si formasse una coscienza mutualistica di aiuto e reciprocità tra tutti i 28 Paesi. Quella che trae origine dai valori di libertà, cristianità e democrazia consentendo la libera circolazione di ciascuno dei suoi cittadini. I principi per i quali i nostri predecessori hanno versato il loro sangue nella seconda guerra mondiale, affinchè le generazioni del futuro potessero goderne.
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