INCLUSIONE O UTOPIA

L'emigrazione , fiumi umani che si spostano  sfidando peripezie  e forze della natura  con viaggi della speranza. Per la maggioranza giovani tra i 20 ed i trent'anni , se qualcuno almeno studiasse  per  comprendere la realtà delle ragioni che li spingono a cammini  che durano anche un anno, per terra e per mare fino ad approdare sulle nostre sponde. Intanto noi pretendiamo che mangino  pasta asciutta , carne ai ferri o pollo allo spiedo , dopo che per molti mesi  hanno a malapena bevuto acqua saltuariamente e vissuto con cibi ipocalorici.  Per giunta li chiudiamo in recinti spesso eccedenti la loro capienza e pretendiamo che restino lì fino a chiarificazione della loro posizione.  Chi poi riesce, nella  saltuarietà,  a  compiere qualche lavoro, si adatta al  precariato  sperando  di ottenere o concorrervi per la cittadinanza. Molti altri sono preda di racket,  tra droga, prostituzione e malavita, delinquenza che andrebbe rimpatriata immediatamente. Giustamente se lecitamente ci fosse la provenienza  reciprocamente concordata tra i loro Paesi di origine ed il Nostro. Qui sorgerebbe  il dilemma , se debba essere l'Italia  o l'Europa, nella totalità o parzialità  della  condivisione delle  responsabilità  con i Nostri 26 partner. Altro interrogativo sarebbe quanti ce ne siano di loro, pronti a salpare dalla coste dell'Africa settentrionale oppure   a travalicare terre e monti dai Balcani. E poi questa pandemia che già ha scoperchiato le verità sulla  Nostra  Nazione e tutto il Continente che cosa potrà offrire a questi  poveracci. Probabilmente lavori di poco conto e comunque, quelli scartati dalla nostra gioventù che  scarseggia alle esigenze, in considerazione della denatalità e dell'invecchiamento della rimanente  popolazione. Il 2 Giugno è la festa ed anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana dal 1946, anno nel quale il popolo operò una scelta alla quale contribuirono le donne, ammesse a votare, per la prima volta nella storia italiana. Secondo i dati dell'epoca,  si registrò il 92% di affluenza alle urne, un dato che potrebbe essere  forfetario poichè fondato sopratutto sull'emotività del momento però fu sicuramente una manifestazione di massa  di cittadini,  artefici del proprio destino. Che la politica così come ha dimostrato compattezza nell'affrontare l'esigenza covid19 si adoperi per far uscire allo scoperto il lavoro nero di questi precari spesso sottopagati e sfruttati. In attesa che la maturità di una diplomazia decida che i migliori centri di accoglienza sono a monte, all'origine dei flussi migratori, là  dove, quanti, in preda alla disperazione, li intraprendono. Proprio aldifuori dei confini dovrebbe esserci  una struttura in grado di conoscere le esigenze di ogni Nazione UE . In modo da selezionare  e consentire solamente l'emigrazione a coloro i quali è garantita un'occupazione in uno dei 27 Paesi. Poi il ricongiungimento familiare diventerebbe automatismo che potrebbe essere autorizzato e favorito dopo l'accertamento  che al proprio congiunto si assicuri dignità di vivere. Una casa , un lavoro , la scuola per i figli, insomma pari opportunità. Ma sarà l'Europa in grado di superare le paranoie provocate dalla paura della diversità. Quella stessa che spinge poi gli stessi extracomunitari a chiudersi in ghetti rallentando la loro integrazione salvo poi demonizzarli alla prima occasione, invece di favorirne i'emancipazione. Ovvero impiegati secondo le loro capacità o attraverso una formazione per adempiervi, pretendendo che conoscano la nostra lingua e quelle europee. Senza  immaginare  che tutto questo avvenga con automatismo  e con un restringimento  per mesi in semiprigionia . Ostinarsi significa dare fiato alle trombe che sfruttano il malcontento,  erigendo barriere tra  noi e loro  eccetto che avere la stessa paura, quella del   timore di smarrire  ciascuno la propria identità  etnico, religiosa e razziale.. Sarebbe bestemmiare forse auspicare una Forza Armata Europea composta anche da effettivi tratti da giovani extracomunitari, la quale conferirebbe  autorevolezza al Nostro Continente. Tale prestazione senza infamia, dopo un periodo di tempo, opportunamente stabilito, li privilegerebbe nel merito  ad acquisire il diritto  di cittadinanza. Punto di forza  anziché debolezza, nel  trasformare i presunti attentatori alla sicurezza, coloro i quali vi concorrono. Vaneggiamenti, a parere più di qualcuno, mentre, chi vi scrive, invece, la definisce   tra quei provvedimenti  propriamente detti , di necessità virtù. r.d.

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