DEDICATO A ROMOLO
MONA E’ TE CHE STO GUARDANDO fu il mio ben arrivato all’Autoreparto Julia(°), a Gemona del Friuli, a darmelo fu LUI. Sembrava guardasse dietro di me e mentre io volgevo leggermente il capo, mi apostrofò con quell’espressione che mi avrebbe accompagnato fino a quel giorno nel quale lo trasferirono a Basiliano alla vigilia della nomina a Maggiore. Strano a dirsi in una figura che emanava rudezza, aveva lo strabismo di venere che lo rendeva popolare in tutto il Friuli degli anni settanta e successivi. I giovani lo temevano più come un padre burbero piuttosto che come un comandante. Ma era famoso anche per i suoi fischi da pecoraro Vernasso, paese d’origine nel quale aveva ancora la sua mamma, una maestra di scuola in pensione, lui stesso era diplomato alla scuola magistrale. La banda di Padovani e provincia che avevamo era notoriamente conosciuta come una gruppuscolo di border line. Questi bravi ragazzi spesso al rientro...
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