AD UN AMICO E FRATELLO

Caro Nino

mi manchi, sai poi, dopo di te, non sono mai stato fortunato con i padrini di cresima, testimoni di matrimonio e battesimo dei miei figli e compari di nozze. Ogni volta ho avuto delle delusioni delle quali forse sarò stato anch'io l'artefice. Tu invece sei stato l'unicità in assoluto ed indiscutibilmente la persona  che ho scelto con il cuore. Ma  la sorte ti ha strappato immaturamente, quando stavi per raccogliere i frutti,  seminati dal tuo studio ed il  sostegno dei tuoi  genitori. Indelebilmente..la loro simpatia quelle di  tua madre, tua sorella Concetta, dal volto, la tua controfigura, lei che  si è presa cura di mia madre. Anche Tuo fratello Nicola amico soltanto di riflesso, mi ha sorpreso durante quel periodo che sono stato vicino a mia mamma a Bari, prima che lei morisse. Mi mancate tutti, Voi eravate il respiro della mia vita e della mia esistenza sempre alla ricerca di qualcosa senza sapere cosa.  Nino  mi manca un amico come te una persona del cuore che mi sappia  consigliare, ti prego se fossi un anima ed un angelo come spero tu sia e confido che il Signore ti abbia scelto per tale, assistimi jn questa mia seconda  e perigliosa  parte dell'esistenza. Vorrei farla finita ma mi trattiene l'amore per mia figlia che sarà certamente affidata ad una mamma, sedicente di saccenza  la quale  conscia dei suoi talenti li regala a chi tutto fa per lei tranne che apprezzarne la differenza. Si appoggia a me, forse  sottovalutando la mia generosità, sfruttando il mio senso di colpa, di cosa poi non saprei. Me che vivo combattuto soggettivamente tra il bene ed il male dimenticandomi  che in guerra ed in amore tutto è ammesso  tranne la pietà.  Dipenderà  dall'infanzia vissuta  a metà, quando  fui trascinato da un ambiente dell'oscurantismo di provincia al frastuono di una città, dai miei genitori, pace all'anima loro ,chissà. Fatto si è che i segni  li porto ancora adesso e probabilmente per quanto  tempo . Che dire  della formazione  catto e bigotta del paesello, con  nonni e zie, tra rosari e litanie, il loro sfogo, a posteriori direi che sembrava frustrazione. Le chiese, erano il luogo dove spesso mi conducevano, quando le hanno chiuse per scongiurare il contagio di questa  pandemia, per qualche giorno,  mi  sono  sorpreso di quanto mi  rinfrancasse avere una scusa per assentarmi. Intanto l'orchestra, che sto ascoltando, sta suonando il leit motiv del film Cinema Paradiso, sarebbe piaciuto anche a te Nino, la  musica in sottofondo, quella del compianto Ennio Morricone. Finalmente potevo pregare in casa  e senza che qualcuno mi obbligasse  a  recitare determinate preghiere, facendomi sentire escluso dall'eucarestia, in quanto divorziato, convivente e poi risposato. Finalmente libero  spiritualmente  di  scegliere personalmente come rapportarmi con l'Assoluto e l'Eccelso.  Si perchè caro Amico, ti ricordi,  quando anche tu frequentavi di striscio l'azione cattolica di San Francesco di Paola, ai tempi del grande padre Pasquale.  Adesso più di allora, confermo che, ecumenicamente, Dio è di chi lo cerca, nessuna importanza, sia quello degli Ebrei, Mussulmani o Cristiani. Sovente  i mestatori di odio vogliono a tutti costi farci apprezzare le differenze, seminando  zizzania. Infatti  cambia solamente  la maniera di amarlo di riverirlo,  di venerarlo, la religione insomma, la quale può accompagnarsi alla spiritualità senza però farne necessariamente parte. Fortunatamente sulla mia strada ho incontrato un certo Marco Ferrini, Egli professa una filosofia che proviene  da millenni prima della civiltà Cristiana, quella Vedica, dalle paleo origini dei credi mono e politeisti.  Tramite i suoi insegnamenti ho imparato a pregare e ed a meditare per sgomberare dalla negatività la mente, principalmente quella che regola la nostra autostima. Necessariamente il corpo,  può  ricongiungersi con l'anima, senza affezionarvisi, in modo che il distacco avvenga consequenzialmente senza traumi  nel liberarsi da quello che San Francesco chiamava asino, alla nostra morte. Lo so, tu purtroppo sei stato privato   di  abituarti a questo passaggio, spero che,  dovunque tu sia andato,  il viaggio, così repentinamente avvenuto,  ti sia stato lieve.  Fortunate  quelle  anime che elettivamente, compiendo e vissuto il ciclo delle vicessitudini terrene ed espiandone i torti godono, poi, il privilegio della santità. Chissà che fine farà la mia,   nel dibattermi  tra il bene ed il male, tra i quali quello del  sesso al quale difficilmente so rinunciare. Anzi, ricevendone frustrazione qualora  riuscissi a privarmene. E' più forte di me, se  guardando una donna o femmina,  spontaneamente cerco di  indovinare cosa porta e che tipo di indumenti  indossa  nell'intimità sotto i vestiti.  Grottescamente le preghiere si  alternano a visioni di pornografia estrema, seguendo le prime i proponimenti seguite poi, dopo una  forzata  astinenza,  nel riproporsi come  una droga.  Mentre ti scrivo ascolto ancora un mixage di musiche di Ennio Morricone. E la mente vaga a rievocarti caro Nino, il tuo ricordo si assiema tutta la vita vissuta sin ora , tra le quali anche le donne che ho avuto. Quelle poche  ma che ho vissuto pienamente come storie e matrimoni. L'ultimo, questo  che sta per naufragare , assolto  quasi  per dovere del quale oggi , visti i risultati,  avrei potuto proprio farne a meno. La mia vita è stata spesso percorsa inspiegabilmente da misteri. Come  quell'ultimo dell'anno che  mi annunciarono  la tua morte. Partii da Udine ma poi misteriosamente a Mestre smarrii il biglietto per Bari, ritrovato, durante il mesto viaggio di ritorno, con lo stesso mistero dello smarrimento. Mancai al tuo funerale ed oggi come allora  mi consolo  ricordandoti da vivo  e vivrai nel mio cuore,  perché  niente , nessuno ti potrà cancellare da lì.. 

Ciao amico e comparuzzo mio

il tuo comparuzzo Riccardo

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