RICONGIUNGIMENTO, OCCUPAZIONE O RIFUGIO
I corpi ancora da seppellire inducono alla compassione che si mescola all’inquetudine per questa ennesima tragedia, aldilà di ogni ragione che ha spinto i naufraghi a compiere il viaggio della disperazione. Lampedusa e la Sicilia sempre all’attenzione così come tutto il Sud del Nostro Paese che reagisce con la generosità propria della gente del Mezzogiorno. Forse perchè porta sulla pelle ancora i segni di genitori, nonni ed antenati migranti. Quando si parla di corridoi umanitari penso all’ U N H C R, ma qui si tratta del mare Mediterraneo, il Sud del’Europa. Non è solo in l’Italia che quei cinquecento desideravano un vita migliore ma anche in Altre Nazioni del Continente. Ed allora ci si chiede perchè le Diplomazie della Zona Euro, non collaborino e coagiscano all’individuazione delle origini dei flussi migratori. Il miglioramento della vita è un diritto per ogni essere umano ma andare in posti dove non ci sono speranze neanche per i nativi spesso significa aggiungere rabbia a sofferenza. Nella fattispecie, ogni singolo Paese d’Europa dovrebbe visibilmente mostrare le proprie capacità, possibiltà e limitazioni perchè chiunque, decida di avventurarsi rischiando la vita, sappia cosa aspettarsi. A meno di fughe causate da minacce di persecuzioni dei regimi totalitari o da guerre civili. Altro sarebbe il riunirsi alla propria famiglia, un diritto che potrebbe essere soddisfatto come in passato facevano i nostri nonni per i Continenti d’oltreoceano. I familiari o il cittadino dandone avviso alle Autorità del paese ospite, per analolgia, provocherebbero pari azione in quello di provenienza, allo scopo di completare il nucleo familiare. In ogni caso si ravvede la necessità di un coordinamento con idoneità di mezzi, risorse e sinergie. Esse scaturiranno da una pianificazione con fattibilità ed amministrazione da parte di personale composto in team di expertise ove la qualificazione sia garanzia di professionalità per assolvere i compiti con delega. Così si contrasterebbe l’illegalità e la deliquenza di coloro che organizzano lucrosamente i viaggi, pur nell’incertezza dell’eliminazione del commercio di vite umane. Tutto questo non può essere affidato ad una sola Nazione, in questo caso l’Italia solo perchè è uno degli approdi sul Continente. La problematica deve coinvolgere tutte le Istituzioni dei ventotto della UE, prime fra tutte i dipartimenti di Affari Esteri attraverso ambasciate, legazioni diplomatiche, nell’ottica che da soli si è forti ma sapere di non esserlo fà la differenza. Tali azioni, dovrebbero essere precedute da memorandum of understanding con le Nazioni dalle quali presumibilmente provengono i profughi. Qualora non ci fossero relazioni sarà l’alto commissariato dell’ONU a prendersene cura di concerto con i paesi interessati. Per l’esigenza si dovrebbe organizzare all’unisono la logistica individuandola in uno o più porti con annessi centri di accoglienza e di primo soccorso. Possibilmente dove ci sono strutture in grado di operare a favore senza gravare sul quotidiano oppure, a priori, predispondendone alcune. Non servono pianti e parole di condanna se manca la volontà politica di scavare fino in fondo alla radice del problema. Non c’è speranza per politica Estera fai da te, senza coordinarsi con Bruxelles, così come non c’è Bossi- Fini, nè regolamento di Dublino che tengano quando si tratta di vite umane. Ne và dell’immagine che si mostra al mondo intero per il quale non basterà il cuore delle popolazioni costiere, alle quali, comunque, dovrà andare la riconoscenza della Nazione. Non ha più senso che la Zona Euro si preoccupi che le Nostre crisi possano generarne altrettante alle Loro economie, invece è tempo di chiarire se siamo fuori o dentro l’Europa.
(riveduto e corretto il 05/10/2013 h01,06)
Commenti
Stiamo in attesa di vedere cosa farà l'Unione Europea e le Nazioni Unite, sperando che come accade spesso si decide di muoversi solo quando ci sono le immani tragedie. Speriamo che la vicenda di Lampedusa, passando l'orrore del momento non vada nel dimenticatoio, a favore di spread, finanza etc..
Nel frattempo lodiamo le poòpolazioni del Sud Italia che come al solito si prodigano per aiutare gli altri pur avendone bisogno loro d'aiuto.
Ti saluto e aspetto una tua replica.