La fiaccola e l’ideale
Gli esseri umani sono tedofori corrono nella vita portatori della loro personalità, passioni, bisogni. Spesso accade che taluni dimostrino più fascino degli altri, costoro si divideranno in suoi seguaci, taluni saranno invidiosi, altri resteranno alla finestra. Ma cosa accade se alla luce e calore non corrispondano condivisione, solidarietà, gruppi di lavoro ai quali fare riferimento per ogni evenienza con regole entro le quali agire, insomma un progetto. Probabilmente alla prima caduta o accenno di fermata, quella fiamma, rimarrà da sola consumandosi senza che più nessuno possa alimentarla. Prendiamo ad esempio il nostro Risorgimento, quanti fuorono in grado di comprendere quello che Giuseppe Mazzini voleva comunicare. Pochi, ma la sua Giovine Italia, è ancora oggi materia di studio ed è là affinchè ciascuno possa trarne gli ammaestramenti condizionatamente ed adeguatamente con l’ausilio dei media. Anzi, immaginiamo quale influsso avrebbero avuto su di noi le idee che quell’Uomo cercò di diffondere se a quell’epoca cj fossero stati i mezzi di comunicazione dei quali oggi godiamo. Forse sarebbe il caso, per coloro che si accingono o praticano per la politica, di rinverdire una parola rimasta polverosamente in qualche soffitta del pensiero degli Italiani, riscoprendone l’identità, mi viene in mente patriota.
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