IL CORAGGIO

E’ il risultato anche di gesta, come quelle del re Giorgio VI, riproposte nel film “Il discorso del Re”. Bisnonno del principe Willliam convolato a nozze con Kate, neoduchessa di Kent. Contributi alla sopravvivenza della Monarchia in Gran Bretagna. Forse anche noi in Italia, dovremmo riguardare il passato con la complicità del centocinquantenario dell’Unità d’Italia. Personaggi come Silvio Pellico, Maroncelli fino a quelli di fama e notorietà. Cito Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi, Mazzini. Chiedendo ammenda per i pari nomanza e non meno d’importanza. Includendo i Padri Costituenti, i quali riscrissero la Costituzione, dopo il referendum ed il disastro di una guerra alla quale la nostra Nazione non era preparata. Marciando sulla traccia delle loro azioni, pensieri ed idee, i medesimi che oggi ci consentono libertà e democrazia. Ed accomuno in questo tutti i partiti che si sono avvicendati, nel bene e nel male, al governo ed all’opposizione di questo Paese. Il medesimo che un ventennio di dittatura cercò di asservire senza riuscirvi se non esteriormente. Molti, infatti, con tessere del partito Fascista, il giorno dopo la sua caduta, passarono dall’altra parte sia per convinzione che per altre ragioni. Qualunque esse fossero, ciascuna, singolarmente, con una motivazione, attendono ancora l’imparzialità di giudizio della Storia. Aldilà di ogni considerazione, il Nostro, è un Paese che non consente agilità di governabilità. Attribuire le colpe alla riottosità, personalmente, non rende giustizia, quanto lo è il solco che si allarga, tra la Sua gente e la Politica. Pagare le tasse, giustamente, eleggendo i candidati appropiatamente, insieme rafforzano il senso di collettività e responsabilità dell’elettore-cittadino. Nessuna Nazione, eccetto Quelle a regime dittatoriale possono concedersi candidati alle Camere scelti dai Partiti anzichè dagli aventi causa al voto. Sarà per questo che nelle amministative locali si preferisce l’essere umano piuttosto che il logo di appartenenza. D’accordo, lo Stato è ben altra cosa, se fosse d’estraneità e non rappresentasse tutti cittadini che compiono il loro dovere. Casualmente, prima che Internet, i suoi portali e social network si diffondessero. Obbligatoriamente ora ed in futuro, data la loro popolarità, per fare la differenza. Quella che incanali l’interesse e l’animosità dei giovani, legittimando maggiormente l’associazionismo. Per confrontarsi, contendendosi non solo i favori dell’audience quanto l’interpretazione dei suoi bisogni. Nell’ottica di quel detto di Gandhi il quale affermava che la qualità in titolo non è del corpo ma dell’anima. Riscoprendone il valore individualmente è il caso di trasferirlo nell’unicità di quella della Nazione. Ed allora altro che Inghilterra con i suoi Uomini esempio. Nelle difficoltà, apprezzeremmo delle sorprese verosimilmente, in abbondanza, per alimentare la resurrezione di una Giovane Italia.

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